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CRONACHE DEI MONTI LEPINI – Trekking someggiato tra le valli del Semprevisa

Per capire meglio il “senso dei luoghi” l’antropologo Vito Teti descrive le montagne d’Appennino,
i borghi e i paesaggi che fanno da cornice:

“[…] Segni, tracce, resti, scarti, frammenti, materiali del passato per il futuro.
Bisogna ripartire, allora, dai segni, dalle tracce, dai resti, dagli scarti, dai frammenti cancellati dalla modernità come materiali inutili e simboli muti per cogliere tutte le potenzialità da loro inespresse.
Ho attraversato, visitato, studiato, raccontato villaggi, paesi, case, luoghi abbandonati e spopolati…”



Le Cronache traducono i bivacchi in tenda sotto le stelle nel canto dell’assiolo
prima di andare a dormire, nello scalpitìo
degli zoccoli sulle pietre bianche.
Le Cronache sostengono lo zaino sulle spalle mentre ci si guarda intorno quando il mulo
lancia un raglio e le nuvole
si addensano tra le valli mentre i faggi tutt’intorno sibilano fruscìo di foglie.
Le Cronache sono tutto ciò che non conosciamo più, cultura umanistica e civile,
sono transumanze moderne che
durano poco più di un colpo d’occhio meravigliato.
La Semprevisa intanto, sembra attenderci tra i raggi del sole, le nuvole e il vento.
Rimane lì, sempre in vista.


I muli raccontano storie, rapporti, legami con le comunità appenniniche,
da sempre utilizzati per il trasporto della legna.
L'Appennino nei secoli ha cambiato veste, da filiera di risorse naturali a luogo da esplorare. 

trekking someggiato nei Monti Lepini
trekking someggiato nei Monti Lepini
trekking someggiato nei Monti Lepini
trekking someggiato nei Monti Lepini

1° GIORNO

Partendo da Valle Pepe – Fattoria Etica di Montagna ci inoltreremo nelle
valli lepine tra stazzi e capanne pastorali, attraversando i fianchi dei monti tra
fioriture di orchidee, elicriso e lecci fino ad arrivare nei pressi delle sorgenti:
in questo luogo la montagna restituisce le acque incamerate al suo interno che
sgorgano limpide e rigeneranti. E’ un luogo custode di memorie storiche,
sito di meditazione di Gioacchino Pecci conosciuto come Papa Leone XIII nativo
di Carpineto Romano. Proseguiremo la nostra escursione attraverso un corridoio
ombreggiato da aceri, agrifogli e faggi fino a raggiungere l’ampia sella erbosa nella
quale allestiremo il bivacco in compagnia dei muli.
 

DISLIVELLO: 700 m
TEMPO DI PERCORRENZA (A/R): 6 ore
LUNGHEZZA (A/R): 8 km
DIFFICOLTA’: MEDIA – IMPEGNATIVA

2° GIORNO

L’alba arriva con i suoi colori morbidi, muniti di torce riprendiamo il sentiero
attraversando le faggete che dominano il paesaggio lepino. Doline, inghiottitoi
e pianori si alterneranno fino a condurci sul versante che si affaccia sul
borgo di Bassiano.
Un’ultima cavalcata di cresta alternata a passaggi boscosi sotto faggi secolari
ci condurrà sulla cima più alta dei Monti Lepini, il
Semprevisa con i suoi 1536 m.
Il paesaggio donerà una vista inconsueta che unisce il versante nord delle faggete
e della Valle del Sacco al versante della “Marittima” fino al Promontorio del Circeo
e le Isole Pontine, un unicum composto da paesaggi, esposizioni e colori.
Il ritorno attraverserà una vasta lecceta per ricondurci dopo qualche ora di cammino
al nostro “campo base”, Valle Pepe- Fattoria Etica di Montagna.
 

DISLIVELLO: 400 m
TEMPO DI PERCORRENZA (A/R): 7 ore
LUNGHEZZA (A/R): 11 km
DIFFICOLTA’: MEDIA – IMPEGNATIVA

trekking someggiato nei Monti Lepini
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trekking someggiato nei Monti Lepini

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