IL VERSANTE NORD DEL SEMPREVISA – Trekking e bivacco notturno
“[…] Il nome sembra che derivi dalla voce latina lapis, cioè pietra calcarea.
[…] Nel 1829 nella carta di Giovanni Enrico Westphal sulla antica toponimia,
si trova riferimento allo stesso territorio come Lepini Montes (Monti Lepini)
che è dunque considerato al plurale come insieme di monti.”
Pian della Faggeta si presenta come un grande pianoro posto a quasi 1000 m di quota,
un anfiteatro naturale composto da fenomeni carsici diffusi come forre e cavità
tra pareti di roccia che svettano come il Perrone del Corvo, dimora del falco pellegrino.
Cavalli allo stato brado e mandrie di bovini pascolano discreti accompagnando
il nostro trekking fin dentro le meravigliose faggete, affiancate da querce e carpini.
Improvvisamente il quadro fresco offerto dall’ombra dei possenti faggi cambia veste e tonalità,
portandoci negli spazi aperti e panoramici delle praterie d’alta quota, i Piani dell’Erdigheta.
Di fronte alla nostra vista insiste la cresta composta dal Monte Pizzone e l’omonimo monte,
balconi naturali che si alzano su tutto l’Agro Pontino, l’inconfondibile Promontorio del Circeo e le Isole Pontine.
Mare e montagne si incontrano e si “riassumono” attraverso i venti che soffiano da nord e da sud,
un’alchimia questa che genera una biodiversità unica tra tutti gli spazi naturali del Lazio.
Entrare in questi territori significa soprattutto vivere tra gli elementi che creano il
carattere del luogo dal punto di vista naturalistico, paesaggistico, climatico.
La Semprevisa, intanto, ci attende.
Le faggete di cresta sembrano un corridoio in piano e ci permettono di osservare tutte
le loro sfumature e i giochi di luce che i raggi del sole creano attraversando la volta di foglie verdi.
Una volta arrivati sotto la cima sassosa, un’ultima salita:
le roccette calcaree bianchissime tipiche di queste montagne scolpiscono
il volto della Semprevisa che svetta alta sulla Pianura Pontina e sul Mar Tirreno a 1536 m.
1° GIORNO
Partendo dalla conca carsica di Pian della Faggeta, ci inoltreremo nel bosco di faggi
per guadagnare quota e approdare sulle creste panoramiche che fanno da cornice
all'anfiteatro naturale dei piani dell'Erdigheta.
Seguendo il profilo del gruppo montuoso ci incammineremo, zaino in spalla
e con tende e sacchi letto al seguito, verso la sella che costituirà il campo per il
nostro bivacco notturno, in prossimità della cima del Monte Semprevisa.
DISLIVELLO: 400 m
TEMPO DI PERCORRENZA (A/R): 5 ore
LUNGHEZZA (A/R): 7 km
DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVA
2° GIORNO
Al nostro risveglio l'occasione unica di assistere all'inizio del nuovo giorno
dai 1536 m di altezza del Monte Semprevisa.
I primi raggi del sole illumineranno il nostro affaccio, svelando poco a poco
l'orizzonte che dal gruppo orientale dei Monti Lepini condurrà la nostra vista
fino all'inconfondibile profilo del Monte Circeo e quindi alle sagome delle isole
ponziane sul paesaggio marino, con una prospettiva privilegiata sull'intera
Pianura Pontina. Da qui, riprenderemo il cammino per concludere ad anello
il nostro trekking utilizzando per il rientro un nuovo versante boscoso tra
il fitto dei faggi che conducono nuovamente al pianoro.
DISLIVELLO: +300 / -700 m
TEMPO DI PERCORRENZA (A/R): 5 ore
LUNGHEZZA (A/R): 5 km
DIFFICOLTA’: IMPEGNATIVA
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